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Capitolo 6
L'Autore
Pagina 13

La porta dell'ufficio si spalancò all'improvviso ed un uomo entrò nella stanza 
quasi correndo,  si arrestò davanti  alla scrivania ed appoggiò le palme delle 
mani aperte  sul ripiano  davanti a sè  per puntellare il suo brusco arresto e 
per frenare  la forza inerziale  che ancora lo sospingeva  in avanti. Ci fu un 
attimo  di quiete totale,  poi  l'uomo  fece  uno strano rumore  con la bocca, 
risucchiando  l'aria  velocemente,   come  se  fosse  rimasto  a  lungo  senza 
respirare, e quasi urlò: " Capo,  il problema è risolto!  Le Larve del Settore 
1, Sezioni 2 e 3 nascono  secondo  i ritmi preimposti  nel programma centrale,
nella  sua originale versione.  Anche  le  altre Sezioni dovrebbero seguire la 
routine normale.  La Voce dei Dormienti  non si è più  fatta viva da parecchie 
ore.  Si prevede  che  tutto  questo  bailamme  comporti  un ritardo di soli 6 
giorni!!". L'uomo dietro la scrivania  alzò lentamente la testa, sormontata da 
una  massa  non  indifferente  di  capelli  bianchi,  dalle  carte  che  stava 
esaminando  prima  dell'irruzione,  fino  ad incrociare  lo sguardo di chi gli 
stava di fronte.  La sua barba bianca fremette, il colorito roseo si spostò al 
rosso acceso, gli occhi azzurri si incupirono al grigio e la sua voce tuonò di 
nuovo: "Professor Albani! Ma allora il suo è un vizio! Ancora si ostina a fare 
irruzione in questo barbaro modo!!  Vuole forse causarmi  un arresto cardiaco? 
Vuole  la mia poltrona  in questo modo  così  poco  scientifico?  E poi ancora 
continua  a  chiamarmi  Capo !!!".  Il tono della sua voce  aveva continuato a 
salire  in modo sempre più acuto,  man mano che il suo discorso procedeva. Poi 
si arrestò  all'improvviso.  I due uomini  si guardarono  fissi  negli occhi e 
cominciarono a ridere.  Ben presto ridevano a gran voce,  senza alcun ritegno, 
con  le  lacrime  agli  occhi.  Poi  pian  piano  si quietarono.  Il professor 
Carpitelli si diresse  alla libreria,  alla destra della sua scrivania, scostò 
alcuni libri  da uno scaffale  in alto,  infilò la mano  in quella apertura ed 
afferrò  una bottiglia  di grappa stravecchia.  Da un cassetto della scrivania 
tirò fuori due bicchieri di carta,  poi alzò la bottiglia e guardò l'altro che 
gli fece subito  un ampio cenno  di assenso.  I bicchieri  furono riempiti. Un 
accenno di brindisi e vennero rapidamente vuotati.  Il processo di riempimento 
e  di  svuotamento  andò  avanti  per  un  po',  mentre  i  due  se ne stavano 
comodamente  seduti,  uno  dietro  la scrivania e l'altro di fronte.  "Certo", 
esclamò  Albani  "che  una  simile  ingenuità  è  inspiegabile,  se  si  pensa 
all'intelligenza dimostrata dall'Entità. 
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