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Legenda
L'Autore
Pagina 02

Petronio  si  stiracchiò  voluttuosamente,  sbadigliando.  Quella  era  vita:  mangiare, 
dormire e lucidarsi  il pelo,  senza  perdere  l'occasione  di giocare  con il suo amico 
Giorgio. Amava simulare dei finti agguati,  per farsi correre dietro: cinque chilogrammi 
di muscoli perfetti, lanciati a folle velocità. Cominciò a mordicchiare sempre più forte 
la  mano  di  Giorgio,   che  dopo  un  po'  aprì  gli  occhi  e  lo  guardò  esclamando 
"Petronioooo!  Ahi!  Fai piano!  Quella è la mia mano!".  Petronio si fermò,  lo osservò 
per  un  attimo  e  poi  si  precipitò   come  un razzo   giù  dall'amaca,   scomparendo 
velocemente  dalla vista di Giorgio,  che guardò la porta e sorrise, indeciso se alzarsi 
o no.  Intanto Petronio  arrivò di corsa  fino all'ingresso della stiva e li si arrestò, 
immobile.  Non sapeva  se  aspettare o tornare indietro  per un altro finto attacco.  Si 
protese  ad ascoltare  attentamente  per sentire  i passi  di Giorgio ed udì  un leggero 
fruscio. Il rumore proveniva però da un punto sbagliato,  vale a dire dal profondo della 
stiva.  Per di più non era un rumore familiare. L'istinto atavico del cacciatore ebbe il 
sopravvento,  così  Petronio  si diresse  cautamente  verso  l'origine  di quello strano 
suono.  Il Drill  stava  tranquillamente  mangiando  un pezzo  di legno  di una cassa da 
imballaggio.  Improvvisamente  s'immobilizzò.  Uno dei suoi sensi alieni  lo avvertì che 
qualcuno  era entrato nella stiva e si dirigeva verso di lui,  con intenzioni bellicose. 
Si mise  velocemente  sulla difensiva,  con il pungiglione  pronto  a  colpire e con gli 
artigli sguainati.  Petronio si avvicinò lentamente lì dove proveniva il rumore sospetto 
ed avvertì anche uno strano odore, mai sentito prima. Il pelo lungo la sua spina dorsale 
si rizzò  ed  il muso  sembrò allungarsi:  avvertiva una strana sensazione!  Girò dietro 
una cassa  e  si trovò  di fronte  al Drill.  In realtà  Petronio  vide solo una leggera 
nebbiolina,  ma  udito  ed  olfatto  lo avvertirono  che  lì  c'era  qualcosa che andava 
sterminata.  Si preparò  a balzare sull'intruso,  mentre il Drill arcuò il suo terribile 
pungiglione,  pronto  ad uccidere...  Una mano rapidissima  afferrò  Petronio  sotto  la 
pancia e lo tirò verso l'alto, mentre il pesante stivale di cui erano dotate le uniformi 
spaziali schiacciò inavvertitamente,  con la sua suola metallica, il Drill sul pavimento 
della stiva.  La voce beffarda di Giorgio esclamò trionfante: "Petronio,  stavolta ti ho 
preso!  Mi sa che a forza  di dormire sull'amaca  ti sei rimbambito!",  e giù una sonora 
risata,  mentre  se lo coccolava  fra le braccia.  Petronio lo guardò stranito ed ancora 
non  si  capacitava  di  come  fosse  finito  lì.  Il peggiore pericolo  che  avesse mai 
minacciato  la Terra  si risolse  così,  senza  che nessuno  se ne accorgesse, grazie ad 
un gatto e ad un uomo giocherelloni.
F I N E

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Il racconto breve "La Coppia" comprende le pagine:
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